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Transito degli ordini dal Nodo Smistamento Ordini

L’obbligo prevede che tutti gli ordini emessi dai soggetti identificati in precedenza transitino (o siano almeno validati, in presenza di un intermediario) attraverso il Nodo Smistamento Ordini (NSO), collegato (e integrato) con altri sistemi quali la Piattaforma Crediti Commerciali (PCC), il Nodo di Smistamento dei pagamenti e degli incassi (SIOPE+), il Sistema di Interscambio (SdI) e la Banca Dati Nazionale dei Contratti Pubblici (BDNCP).

Nello specifico, NSO si occuperà di:

  • validare il messaggio (ossia, l’ordine), garantendone la correttezza formale;
  • assegnare all’ordine un codice identificativo (IdT – Identificativo della Transazione) che verrà utilizzato come “numero di protocollo” all’interno della Piattaforma Crediti Commerciali (PCC);
  • inoltrare l’ordine al fornitore (o al suo intermediario identificato);
  • restituire al soggetto emittente gli esiti/notifiche associate;
  • inoltrare l’ordine di acquisto alla PCC (Piattaforma Crediti Commerciali), che acquisisce le informazioni contenute nelle transazioni, ne gestisce la coerenza e le utilizza per alimentare la Banca Dati delle Amministrazioni Pubbliche.

Lo standard XML UBL

Dal punto di vista tecnico, il MEF ha scelto di adottare come formato elettronico strutturato standard il linguaggio XML e, più nello specifico, il tracciato UBL: una scelta condivisibile e di respiro internazionale, dal momento che XML UBL è uno dei due formati (insieme a XML CII) identificati dalla Commissione Europea come riferimento nel percorso di graduale introduzione del mercato unico digitale europeo.

Questo standard, che è stato ufficialmente selezionato da una Commissione UE come lo standard del documento fattura su cui basare gli obblighi di accettazione della Fatturazione Elettronica da parte di tutte le PA europee (insieme al CII) a partire da Aprile 2019 (Direttiva sugli Appalti Pubblici), è stato sviluppato all’interno del progetto europeo PEPPOL (Pan European Public Procurement On Line), con l’intento di mettere a disposizione delle PA di tutta l’Unione europea uno strumento per lo scambio dei documenti del ciclo dell’ordine. Alcuni Paesi dell’Unione hanno scelto questo standard come loro riferimento (di recente, anche la Germania) e qualcuno, anche fuori UE, lo ha addirittura già adottato (tra questi, vale la pena citare Singapore e – con piacere – la Regione Emilia Romagna, che ha obbligato l’uso di ordini, DDT e Fatture elettroniche PEPPOL per tutti gli acquisti fatti da Sanità regionale e Regione fin dal 2014). La piattaforma del Consorzio DAFNE gestisce correntemente anche questo linguaggio XML UBL, basti pensare che con la Regione Emilia Romagna l’ecosistema del Consorzio annualmente interscambia oltre 150.000 messaggi tra Ordini e DDT elettronici – e sta aggiornato i messaggi in coerenza con quanto previsto dalle specifiche tecniche che saranno richiamate dal Decreto ministeriale.