Con il Provvedimento dell’Agenzia delle Entrate n. 99922 del 28/02/2020 e successivamente modificato dal Provvedimento n. 166579 del 20/04/2020 è stata approvata una nuova versione del tracciato “XML” della fatturazione elettronica e ciò ha comportato anche l’introduzione di nuovi codici, più specifici, da indicare nel campo “Tipo di Documento”. Tali codici, utilizzati in via facoltativa a partire dal 1° ottobre 2020 al 31 dicembre 2021, diverranno obbligatori a partire dal 1° gennaio 2022. Si ricorda altresì che le fatture per il reverse charge interno, cioè da fornitori italiani, che vanno compilati con il tipo di documento TD16 non vi è obbligatorietà di invio per tutto l’anno 2022.
Di seguito in questa guida andiamo a vedere la modalità di compilazione per le fatture ricevute da fornitori italiani con il meccanismo del reverse-charge:
TD16 – Integrazione fattura reverse charge interno
Il “cedente-prestatore” ha emesso una fattura elettronica (utilizzando, ad esempio, i codici TD01, TD02 oppure TD24), indicando come causale IVA uno dei sottocodici di N6 mentre il “cessionario-committente” deve provvedere ad integrare la fattura indicando l’aliquota IVA da applicare, infine la deve inviare al Sistema d’Interscambio, il quale la farà recapitare soltanto a quest’ultimo soggetto.
Modalità di compilazione
Nella prima schermata della sezione vendita, la compilazione rimane invariata, facendo ben attenzione di inserire nel TAG “soggetto emittente” CC – Cessionario/Committente. Inserendo questo, solo al momento dell’invio della fattura allo sdi, si invertiranno i campi del Cedente/Prestatore, e del Cessionario/Committente.
Nella seconda schermata nel tipo documento inserire TD16, e in numero è consigliabile adoperare una numerazione progressiva ad hoc.
Nel corpo della fattura inserire come imponibile il totale della fattura ed integrare l’aliquota iva di riferimento.